Jingle (my) bells

Dunque ci risiamo.
Natale, fine anno, bilanci, speranze, astrologi di ‘sta minchia che provano a convincerti che “nella quarta decade Saturno entrerà in conflitto con Marte causando un periodo di profonde incertezze lavorative”.
Ma puoi.

Jingle my bells.

Il simpaticone che ci governa trainando il tutto come lo zio che butta i numeri alla tombolata di Natale, blatera che hanno risollevato l’Italia.
Io che giro tutto il giorno e i capannoni in vendita si moltiplicano ogni ORA di più, dico, hai rotto i coglioni, almeno zitto.

Jingle my bells.

In questo momento, proprio mentre sto scrivendo ho un dolore alla spalla sinistra, al ginocchio destro e al piede sinistro che stavo per perdere sotto a 120kg di bombola gpl.
Diventare vecchi fa schifo.
Perdi pezzi un pò per volta.

Jingle my bells.

Personalmente alle recite di Natale dei miei figli riesco ancora a commuovermi, sono fatto così.
Quindi ominide-giacca-e-cravatta, se devi sbuffare ogni due minuti, sfrucugliare i coglioni col cellulare ogni mezzo minuto, ripetere a mezza bocca “ma quando finisce ‘sta roba” a random, beh.
Dopo non ti soprendere se a trentadue denti ti sibilo “andare a rompere il cazzo altrove no?”

Jingle my bells

Se ti bonifico ogni anno puntualmente qualcosa come cinquantamila euro e tu a Natale nemmeno mi fai una cazzo di telefonata, sei un barbone.
No easy way out.
Un barbone.

Jingle my bells

Io ci passo del tempo a cercare le cover sul tubo, mi piace il rock, mi piace la gente che suona in un certo modo, che canta in un certo modo.
Quindi.
I Coldplay me lo devono succhiare e dopo devono semplicemente svanire, come lacrime nella cazzo di pioggia.

Jingle my bells.

Sergio, porcadiquellaputtana, sono tre anni che aspettiamo il seguito dello stramaledetto romanzo, che già voglio dire, ieri sera alla seconda pinta l’amico Ciccio è riuscito a farmi dire che le ultime cose (a parte Magdeburgh) beh, insomma.
Quindi, Magister o no, vedi di finire ‘sto cazzo di libro.
Qui c’è in ballo la stima del sostenitore numero uno.

Jingle my bells.

News aggiornate sulla segretaria mobbizzata dal fidanzato.
Due settimane fa gli ha fatto un discorso serio, non si può andare avanti così, altre balle varie.
Beh finalmente lui è cambiato.
Noi vinciamo la Champions, peraltro senza partecipare.
I funzionari di Banca Etruria verranno a casa vostra a ridarvi fino all’ultimo centesimo.
Scusate un attimo, mi cerca Adriana Lima al cellulare.

Jingle my bells.

Il 2016 è bisesto e tanto per cambiare sarà probabilmente il vero anno di una svolta, in positivo o in negativo.
Certamente saranno necessarie alcune cose:
– Una schiena nuova, ergo ricominciare a nuotare.
– Un romanzo finalmente pronto da proporre a cani e porci.
– Ciulare più spesso (certo, sempre se Adriana Lima mi lascia in pace)
– Qualche soldo in più, che le pezze al culo iniziano a rodere le chiappe.
– Vivere leggermente più in tranquillità, non dico tanto, leggermente.

Niente, vi lascio i Muse che fanno Nina Simone.
Tantissima roba.

Buon Natale balordi.
Di cuore.