Fire in the hole 2 (the black hole)

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All’inizio dell’emergenza Lombarda Covid ho scritto un pezzo spinto più dalla rabbia e dall’emozione del momento più che da una reale valutazione fredda della situazione.
Soprattutto da un punto di vista sociale, economico, lavorativo.
Ora.
Io non sono nè un cazzo di laureato in Bocconi, nè un sociologo, ma dal 2013 sono un piccolo imprenditore, siamo tre soci e nell’ultimissimo periodo cinque dipendenti inquadrati diversamente tra loro.
Gli scopi sono molteplici, campare, far campare altre famiglie, concedersi qualche piccola soddisfazione lavorativa.
La mia è una situazione particolare, ho fatto il dipendente per più di vent’anni, poi mi sono trovato volente o nolente a dover allargare gli orizzonti, o così o crepare di fame.
Tralascio il fatto che farlo in Italia ha una valenza disastrosamente maggiore che in molti altri paesi dello stesso livello. Lo stato si comporta come un padrone invadente che pretende e non ricambia, se poi si ha la disgrazia di averlo come cliente il delirio è totale.
Lo stato è praticamente sempre un cliente da trascinare in tribunale, con la pistola alla nuca.
Veniamo all’emergenza, scrivo questo pezzo dopo l’ennesimo proclama in prima serata, ma prima vorrei far capire A FONDO, che questo NON è un pezzo politico in senso stretto.
La politica nel nostro paese è una lercia mangiatoia sempre spalancata.
Questo vuol essere un puro esempio di informazione dal basso o sul campo.
Come diavolo vi pare.
Da principio il governo ha sbandierato quasi subito aiuti per tutti, in questo modo:

  • cassa integrazione
  • sospensione finanziamenti/mutui/leasing
  • prestiti bancari garantiti
  • sospensione IVA
  • sospensione contributi
  • contributo di 600 euro ai non accessibili alla C.I.
  • premio di 100 euro ai dipendenti che avessero continuato a lavorare nel mese di marzo

Tutti i dati che da qui in poi vi fornirò sono frutto di contatti quasi giornalieri con commercialista aziendale e ufficio paghe.

Partiamo con le cose semplici, sospensione pagamento mutui/finanziamenti/leasing.
Il governo ha imposto alle banche di fornire il servizio suddetto.
Tra le righe, ma nemmeno tanto, le banche hanno rimbalzato ai clienti la scelta che potrebbero dover fronteggiare tra qualche tempo.
Domanda, se fra un anno devo erogare un finanziamento a chi pensi lo concederò? A chi ha sospeso?
Tutta l’imprenditoria italiana si BASA sulle banche, rispondetevi da soli.
Stessa cosa per mutui/leasing.
Ovviamente se un’azienda è in crisi nera di liquidità la banca erogherà un prestito seppur garantito dallo stato? Fate voi.

Sospensione IVA, contributi. Appunto, sospensione, tra un paio di mesi il governo tornerà a batter cassa e a CUMULARE il tutto, geniale no?
Dimenticavo, metà dei contributi NON sono stati sospesi, abbiamo dovuto COMUNQUE pagarli.

I famosi 600 euro.
Non tutte le categorie che non possono aderire alla C.I. ne hanno diritto, quali? Al nove aprile ancora non ci sono certezze, ancora non ci sono certezze. Questo significa che un titolare di partita IVA che si è visto AZZERARE il fatturato, non ha nemmeno la sicurezza di morire di fame con 600 euro in tasca.

Il premio di 100 euro.
Questo è geniale, davvero geniale nella sua intrinseca lucidità.
Il premio è CALCOLATO sui giorni di marzo LAVORATI dalla dichiarazione dell’emergenza, dividendo le ore, i giorni, in un calcolo astruso.
Ho visto personalmente erogare in una busta paga meno di quaranta euro sui cento fottuti euro promessi.

Cassa integrazione.
Da dipendente, per fortuna, non sono mai stato soggetto a questo tipo di trattamento.
Pensavo, CREDEVO, che la C.I. fosse uno strumento per aiutare i dipendenti quando un’azienda è in gravi difficoltà di liquidi.
Sbagliavo.
Mortalmente.
La facciata è questa, il governo paga gli stipendi al posto dell’azienda per un periodo.
La realtà è un’altra.
Il governo paga l’80% dello stipendio ai dipendenti, MINIMO dopo due mesi, calcolando un valore MASSIMALE e basandosi sul netto puro e semplice.
Esempio pratico? il tuo stipendio è 2100 euro, prenderai 998 euro, al massimo, l’80% va a farsi fottere stoppato dal massimale.
Le fasce più basse si troveranno comunque a crepare di fame con un taglio devastante della retribuzione.
Geniale.

Ribadisco, a oggi non esiste NESSUN tipo di aiuto concreto e fattibile, niente di niente.
Le aziende, i datori di lavoro, i dipendenti, le famiglie di tutti sono abbandonate a sè stesse.
Se l’azienda va in crisi di liquidità è destinata a fallire, punto.
Detto questo, a fine marzo si è verificato il previsto crollo quasi verticale dei pagamenti.
Nessuno ha più pagato nessuno.
Il governo non ha mai affrontato il problema dei pagamenti a fornitori/dipendenti direttamente.
Mai.
L’economia dal basso, cioè l’unica reale in Italia, non la borsa per intenderci, è stata letteralmente annegata in una bolla di dichiarazioni, proclami, cifre fantasiose senza fondamento, burocrazia sempre più aggressiva e agguerrita.
Il governo parla alla televisione, la burocrazia fa il lavoro sporco nello scantinato.

Qui in Lombardia il passaparola è chiaro, dopo pasqua si riapre e ‘fanculo.
La scelta è precisa, inevitabile.
Provare a non ammalarsi o vedere sparire tutto, in una sola volta, in un buco nero ormai non più teorico.
Mortalmente reale.