Blade Runner 2049

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Warning – qualche inevitabile spoilerata, nel testo.

È passato davvero troppo tempo dall’ultima volta.
Tempo impiegato soprattutto a lavorare, andare in ferie (che per chi ha famiglia E’ a tutti gli effetti un secondo lavoro), piangere un amico, metter su una nuova casa, rimanere aggrappato all’idea di essere ancora un serio e preparato imbrattapixel.
Ripartire davanti a un foglio bianco word non è mai una cazzo d’impresa da poco, il maledetto ti guarda, ti sbeffeggia, ti sfida a violare tutto quel vuoto con qualcosa di sensato.
Ripartire da un film può essere un’idea, prima di poter considerare di affrontare il crollo di un Impero (con le unghie e con i denti uomo, con le unghie e con i denti).
Noi siamo quelli che Blade Runner l’hanno visto al cinema, rigorosamente in sale con pavimento piatto, niente anfiteatri, niente superpoltrone con porta bicchierone, niente audio IMAX, niente prenotazione online.
Niente di niente.
Ma ci è rimasto dentro e quindi dopo abbiamo comprato la videocassetta.
Harrison Ford che abbraccia la bottiglia di Johnny Walker etichetta nera con quella strana forma e si domanda il significato di sparare alle spalle a una donna, lo stralunato Rutger Hauer che si ficca un chiodo arrugginito nel palmo della mano, Daryl Hannah che si tronca la coda di Sirena a Manhattan e si veste da puttana guerriera a largo dei bastioni di Orione.
Chi se lo immaginava che un robot potesse sanguinare, soprattutto che non fosse fatto di rotelle, antenne e ingranaggi ma di carne e budella che schizzano fuori, di muscoli potenziati, tecnologie genetiche e vita a termine.
Chi se lo immaginava.
Nel 2049 il messaggio postumano va oltre. Gli umani sono pochi, rincoglioniti, vecchi.
E sapete la novità, i replicanti sono stati riammessi nella società, ma soprattutto i replicanti fanno figli.
Scusa? Whaddafuck!
Per la precisione, uomini e replicanti appassionatamente hanno generato vita.
Da qui, se tu sei un agente Blade Runner e per mestiere cacci replicanti ribelli, ma soprattutto se per mestiere cacci i tuoi fottuti simili visto che TU agente K, sei un ammasso ben fatto (trattandosi di Ryan Gosling) di teorie genetiche applicate all’industria e hai ricordi fottutamente REALI della tua infanzia, qualche sospetto inizia a venirti.
Non posso proprio dire che il film sia un capolavoro, non so esattamente quale sia il metro di giudizio per poter fare un’affermazione del genere, sicuramente ha un impatto visivo devastante, sicuramente il messaggio catastrofico è allucinante.
Gli umani hanno ben poche speranze, a Los Angeles nevica regolarmente, Las Vegas è ridotta a una nebbia polverosa arancione, non esiste cielo che non sia intriso di nuvole, buio e smog a concentrazioni letali.
I rapporti sentimentali sono ridotti a portarsi appresso l’ologramma di una gran topa che afferma di amarti.
Last but not least si allevano larve di insetti per farne cibo del cazzo.
Ora.
Per tornare alle allegre profezie che tanto avrebbe amato Altieri, avere eletto POTUS un coglione settantenne che si comporta come l’ultimo bullo di una scuola media di Rozzano non aiuta per niente.
Un idiota che, fottendosene allegramente del fatto che a Milano in Novembre si vada in giro in t-shirt, continua a blaterare su twitter di voler spazzare via dalla faccia della terra quell’altro decerebrato del coreano. Questo e altro ancora fa in modo che le previsioni di BR 2049 siano qualcosa di ben diverso da un semplice Sci-Fi movie.
Qui stiamo parlando del fatto che abbiamo fatto il nostro tempo e forse siamo ben oltre il border della consapevolezza del casino in cui ci siamo cacciati.
Ben oltre il fatto che pochi continuano ad ammassare denaro a discapito di molti, che quei pochi influenzano le politiche economiche e sociali di interi stati ex-sovrani.
Che non esistono politiche mondiali condivise sul come salvare questo cazzo di pianeta che è l’unico che abbiamo sotto ai piedi.
Non esistono semplici idee di base sul come evitare che intere popolazioni, spinte dalla fame e dalla miseria, si spostino alla ricerca di un cazzo di Big Mac, visto in tv.
BR 2049 racconta come tutto questo ci farà precipitare in un deserto di sabbia senza speranza, e per questo IO semplicemente lo giudico un film che si potrà ricordare per parecchio.
Un seguito assolutamente non inutile, al contrario del quarantasettesimo espisodio di Alien e o del trentaduesimo capitolo di Predator.
Un seguito vero e proprio con una storia che si rifà saldamente al primo film, qualcosa che aggiunge e non toglie niente a una trama relativamente perfetta.
Uno sguardo pericolosamente sensato sul nostro futuro, soprattutto sul futuro dei nostri figli e come cazzo hai avuto l’arrogante egoismo di metterli al mondo.
Insomma qualcosa che ti costringe a pensare e a osservare gli altri in sala che sgranocchiano popcorn da immensi bicchieroni non biodegradabili e tracannano bevande zuccherine letali per un qualunque metabolismo corretto.
Qualcosa che ti costringe a pensare.
Anche se non troppo che domani mattina c’è da andare al lavoro.

22 thoughts on “Blade Runner 2049

  1. zoon ha detto:

    Ben tornato, uomo. Come se non fossi mai andato via. O forse sì. Ti aspetto.

  2. vetrocolato ha detto:

    Non si va mai davvero da nessuna parte.
    E lo si capisce dal fatto che in giro c’è sempre la stessa merda, più o meno. A parte qualche bel film. O libro. O post.

  3. cristinadellamore ha detto:

    Sempre diffidato dei sequel, però su questo i pareri sono concordi. Lo vedrò

  4. diamanta ha detto:

    COMMENTO CON PROBABILE SPOILER
    Sicuro tra uomini e replicanti? Non ti è sorto il dubbio che anche Harrison Ford lo fosse, visto che lo dicono che era stato programmato per “rimanere colpito da lei”?

  5. 321Clic ha detto:

    BR è il mio film preferito lo sai, i perché sono tanti e più o meno gli stessi per cui all’uscita da BR2049 sarei rientrata per rivederlo dall’inizio.
    Succede di star via un po’, ok, ma non puoi non tornare in un posto come questo, che quel che tu gli dai lui lo moltiplica e poi te lo rispara indietro.
    Alle cinque di stamattina a Milano c’erano ancora 6 gradi, ma a Monaco di Baviera l’aria è pungente e il cartello qui sotto ne segna ora 2.
    Winter is coming. You are back. Il mondo è un po’ migliore.

    P.S. La topa tascabile è di una tristezza infinita, tipo i duedipicche elettronici che fa tanto pheego distribuire con una strisciata di dita in quelle app da rimorchio facile.

  6. Dovesei ha detto:

    Sempre affabilmente inquietante il mio Luperrimo.

  7. AspettandoGodot ha detto:

    Cristo.
    Se osservavi me, accanto, in sala, che dormivo.
    E pure fottutamente infastidita per il volume troppo altro.
    Che cazzo facevi?
    Che nemmeno Ryan Gosling, che sì, insomma.
    Blande Runner l’ho adorato.
    Di questo, fotografia e scenografia, come un arancione incubo metropolitano.
    Stupendo.
    Ma ho dormito uguale.
    Dici che il nostro rapporto è compromesso?
    Bacio.

  8. provacheseiumano ha detto:

    Molto bello e ben scritto! Anch’io l’ho visto, e sinceramente, dopo aver visto il primo un’era geologica fa, non credevo mi sarebbe piaciuto. Invece finché c’è vita c’è speranza, evidentemente.

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