Abbiamo una segretaria.
Ventidue anni, carina, brillante, davvero brava sul lavoro, veloce, spigliata.
Infatti appena abbiamo potuto è stata assunta indeterminata.
Devo dire una fortuna averla trovata.
Ho iniziato ad apprezzare da subito il suo carattere, la positività, soprattutto l’indipendenza, la libertà che sprizza da tutti i pori.
Non ho mai avuto dipendenti, ergo non sono un capo nella maniera tradizionale del termine, abbiamo abbastanza confidenza.
Da un pò di tempo si è fidanzata con un tizio, venticinque anni, abitano nello stesso paese, si vedono SEMPRE.
Lasciamo perdere l’aspetto fisico, conta ma in fondo neanche tanto.
Il problema risiede nel fatto che il tizio è un geloso paranoico, assolutamente inferiore come livello intellettuale, abbastanza bigotto nei modi e nelle azioni.
Insomma il tipo che la tempesta di messaggi anche sul lavoro, che controlla accessi facebook e whatsapp, a mio parere uno stalker in pectore.
Lei ci soffre, protesta, minaccia, sbatte giù il telefono.
E continua a stare con lui.
Due domande e una convinzione.
Ma cosa diavolo hanno nel cervello le donne?
Qual’è il significato di tutto questo?
Rinuncio ancora di più a capirle.
Cosa abbiamo nel cervello? Insicurezza, segatura, la convinzione di poter cambiare le persone, propensione al martirio…
Ma questa più che altro mi sembra paura di stare da sola e mancanza di rispetto per se stessa. Roba che dovrebbe essere lontana anni luce dal cervello di qualunque persona, e ancor di più da quello di una ragazza così giovane. O forse è proprio questo, è la mancanza di esperienza e di consapevolezza di sé. Prima o poi se ne renderà conto che un rapporto d’amore si costruisce su ben altre basi.
Io comunque mi sto facendo le stesse domande rispetto ad una mia amica, solo che lei di anni ne ha quarantadue.
Dimenticavo che c’è anche chi pensa che una gelosia così estrema sia in fondo una dimostrazione d’amore e non di possesso.
Salvo poi svegliarsi con uno che ti sorride mentre ti dà i punti.
Spesso quello è il passo immediatamente successivo.
A certi campanelli d’allarme bisognerebbe prestare attenzione.
uomo… loro sono complesse, noi semplici. ognuna delle due categorie eccede nelle caratterizzazioni.
Assolutamente d’accordo.
Da sbatterci la testa insomma.
Lascia che ne conosca un altro con più sale nella zucca e vedi che fine fa il bamboccione..
Son qui che aspetto.
Se le cose stanno come dici tu, secondo me dura poco…
Speriamo.
In realtà ha paura di interrompere. Un attimo e sei morta, e noi ragazze queste cose le sappiamo
Spero che il livello del problema non sia davvero di questa portata.
Io, donna, per esempio mi sono concentrata sul “qual è” finale. Non riesco a pensare ad altro in questo momento, nonostante un inizio di pensieri concentrati su bicipiti di muscolosi uomini sollevatori di bombole.
Lusingato.
Ma la risposta al secondo quesito?
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Il fatto è che siamo tutti diversi. Non esistono statistiche e risposte per situazioni complesse di questo tipo in cui le variabili sono moltissime. La domanda quindi non può che essere letta come retorica. Nasce semmai un’altra questione. Perché dovresti interessartene al punto di farne un post?
Sapevo che prima o poi sarebbe saltato fuori.
Giusto e legittimo.
Semplice, vivo un periodo strano della mia vita e veder buttare via tempo, energie e risorse da una persona che stimo mi fa andare su tutte le furie.
Deve fare esperienza anche lei.
Suppongo di sì, certe tranvate formano.
Risposta seria o cretina?
La seria è: è giovane, e a “noi” (specialmente a quelle della mia generazione, ma anche dopo…) ci insegnano fin da piccole che la nostra realizzazione è nell’amore, nella famiglia, nel trovare un uomo che ci ami, che ci protegga. Ci insegnano che se un uomo è geloso, in fondo è perchè ci tiene a noi. Se è presente assiduamente anche ai limiti della paranoia, è perchè ci ama. Ci insegnano che se sopporti prima o poi lui capirà e ti amerà ancora di più (manderei al rogo tutti gli scrittori di harmony, Liala compresa).
L’ambiente intorno a noi, quello delle nostre amiche e lo stesso, e finiamo col credere che questo sia il massimo che possiamo aspettarci.
Crescendo capiamo, alcune di noi si liberano, altre soccombono.
Personalmente speravo che nelle nuove generazioni fosse un pò diverso, ma mi dimentico sempre che siamo in italia.
Nessuno ci dice (nessuno ci dice in senso lato) , prenditi cura di te, amati se non lo fai tu nessuno lo farà, studia, renditi indipendenti e cerca l’amore vero, quello che ti ama libera per quello che sei.
La cretina è:.. non mi viene più la cretina, il discorso serio mi ha preso troppo 😛
PS: ok non ho scritto un commento, ho scritto un papiro, mi son fatta un pò prendere 😀
Ottima risposta.
Assieme ad altre le giro di fisso all’interessata.
dalle anche la mia email, io le parlerei anche dal vero, io son una di quelle che ama le donne (non in quel senso.. porcellino :P) e crede nella sorellanza 🙂
Sono un geloso. Sono anche possessivo. Però sono un buono e capisco qual’è la soglia, sono un insicuro che appena prende sicurezza molla le redini. E decisamente dopo si sta meglio, stanno meglio tutti quanti.
Capirà l’errore che sta facendo, magari quando sarà troppo tardi. Ci sbatterà il muso, amen, lo sbatterà altre volte nella vita.
C’è una giusta misura in tutto. Un po’ di gelosia può far piacere, l’eccesso no. Per chi la “subisce”, è una grossa mancanza di fiducia e rispetto da parte dell’altro.
A lungo andare sfinisce, ho una collega che è sempre lì pronta a separarsi per quel motivo…..
Aspetta d’arrivare a saturazione?
Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese (Oscar Wilde)
…dopo la battuta scontata, quoto Monia e Diamanta. Un po’ retaggio culturale, un po’ insicurezza e un frainteso senso di attenzione, ed il cocktail è completo.
Un po’ come il fatto che molte donne si perdono per quello “dannato” e disdegnano il “buono”; salvo poi sposare il secondo e cornificarlo con il primo. Il mio problema è che io sono entrambi, e non capisco mai di quale dei due si stanno interessando …ok, lo so, ho divagato
Paura. O la sindrome dell’infermierina. O entrambe le cose.
Masochismo, fondamentalemente.
E per quanto anche io abbia una buona dose di masochismo, no grazie. Per me un uomo del genere è no, grazie.
Ciao Lupo!
Le ho buttato lì di iscriversi e rispondere.
Vediamo.
Bella de lupo!
Non mi ricordo mai che cazzo di mail metto qui per commentare.
A tratti non ricordo nemmeno il nick.
Ma vabbè, fa niente, tanto mi riconosci.
Io volevo solo dire -what the fuck?!-
Ha ventidue anni, cristo.
Ma vai nel mondo, libera ed indipendente e felice e selvaggia, sbattitene degli uomini, delle relazioni stabili, della stabilità e dell’equilibrio e della falsa protezione in generale, dell’amore anche.
Sbattitene di tutto, gira posti, conosci gente, vai ai concerti, a teatro, al cinema, sulla strada, nelle bettole dove si incontra la gente più vera.
Vai da sola e poi vai con gente in grado di prenderti per quello che sei, in grado di stimolarti il cervello e il corpo.
Vai senza vincoli e divertiti e brucia ogni cazzo di cosa e arraffa tutto quello puoi per riempirti l’anima.
Fatti un viaggio in transiberiana.
Prendi la macchina, guida fino a Mosca e poi fatti novemila chilometri in treno, solo per guardare, dal finestrino, il mondo andarsi a fare fottere.
A lui voglio dire: rilassati, bevi qualcosa, prenditi un cane che ti faccia compagnia.
Va bene, io sono estrema e selvatica ma ventidue anni e farsi bloccare da un tipo del genere?
Lupo, girale il mio numero.
Cinque giorni della vita che faccio io e nemmeno si ricorda più come cazzo si chiama.
Certo, poi dovrai cercarti un’altra segretaria, ma tant’è.
Bacio.
Rigiro di fisso.
uhm probabilmente perchè è come quelle persone che stanno insieme tanto per non restare da sole? lo stereotipo della famiglia perfetta è questo, devi ottenere l’obiettivo di sposarti, avere dei figli, restare in casa il venerdi sera. Tutte rigorosamente in fila, soprattutto prima sposarti e poi avere dei figli.
Quando ti inculcano in testa queste cose finisci per stare con il primo che ti fa il filo. Chiedile cosa ne pensano i suoi di lui e magari avrai la risposta.
Leggendo quest’ultimo commento ho pensato -cazzo, sono una disadattata e soprattutto sono dei disadattati i miei genitori che mi hanno cresciuta così ed è un disadattato mio padre che fin da quando ero piccola mi diceva -non legarti ad un uomo che voglia inserirti in uno schema e vai per il mondo e prenditelo questo mondo e facci quel cazzo che ti pare-
Certo poi magari io l’ho preso un po’ troppo in parola e solo la stabilità e la normalità di un orario per incontrarsi e andare a cena, mi manda in paranoia, ma non è che io abbia mai detto di essere una persona normale e facile, giusto Lupo?
Detto questo non ti sembra che io sia fin troppo presente e comunicativa?
Sorrido.
Sarai ubriaca. Direi.
Ahahahahahah
Bel post, le preoccupazioni che hai espresso sono sincere e legittime.
Nessuno ha detto una cosa però e rimedio subito: anche tantissime donne hanno comportamenti da gelosia paranoica come quelli che hai descritto… E la cosa grave è che spesso la reputano anche una virtù. Dal lato maschile il fenomeno è più preoccupante perché va a braccetto con la violenza, ma anche l’altra versione genera i suoi frutti guasti.
Ciao!
Non c’è differenza tra uomini e donne, se non quella che hai giustamente evidenziato tu. Ho un amico perseguitato da una ex, storia finita ma lei lo segue, fa scenate, gli ha persino rigato l’auto, e anche questo è stalking, siamo nel patologico. Son persone pericolose.
Come dicevo al Pinza, c’è una giusta misura in tutto; se una donna fa la scema col mio uomo ci sta che io sia un po’ gelosa, ma finisce lì, la considero una forma “sana”, perché un rapporto che sia degno di questo nome presuppone fiducia da entrambe le parti, altrimenti ne mancherebbero le basi. Questo post comunque mi ha fatto riflettere sulla questione della fiducia e su come la vivono le mie M, è uno degli argomenti di cui parliamo più spesso ultimamente. Ci sarebbe un bel po’ da scrivere.
Dopo secoli di cristianesimo e di educazione al possesso siamo diventati quello che siamo…
Se allarghiamo il discorso anche alla religione, non se ne esce più. Siamo lo stato che circonda il Vaticano, certe convinzioni non saranno mai sradicate.
Volevo semplicemente dire che il concetto stesso di fedeltà è viziato e morboso.
Il concetto di fedeltà è troppo personale per farci sopra delle considerazioni generali, c’è chi la considera un valore e chi no, di certo non può esistere per imposizione.
Personalmente, è una naturale conseguenza dello star bene con qualcuno. Nel momento in cui non sto più bene, viene a mancare la coppia stessa.