Seconda collaborazione, seconda spettacolare foto.
Immenso piacere anche stavolta baby.
Davvero.
Un post speciale… A questa mia fotografia ci tengo parecchio, e il racconto di metalupo mi è piaciuto tantissimo.
La musica, spero di averla centrata.
Buona lettura.
“The Negative One” – Slipknot
There is no dark side of the Moon really
As a matter of fact it’s all dark
L’entità cibernetica decise in un nanosecondo che era tempo.
Seguendo le precise direttive del COM.FLEET.CRON. il supremo comando di flotta spazio-tempo, scritte, si diceva, di proprio pugno dall’Arconte; creò un impulso elettrico corticale lungo il sistema nevrasse del mio corpo, mantenuto in stasi criogenica da centoventi gigacicli.
Il risultato fu un baratro violento di terrore e dolore fisico che mi catapultò nella realtà intrisa di led del ponte di comando.
Il guscio in vibro-schiuma biologica si spaccò in due parti appena prima che annegassi nel vomito, schizzi di soluzione proteica invasero l’asettica tranquillità della cabina.
Subito due synth si affrettarono a…
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Piacere mio 🙂
uomo, ma è citato l’impero connettivo! 😉 il progetto prende forma?
Progetto…. quale progetto??!!?? Non ditemi che ci sarà anche un inizio ed una fine!!! Queste poche righe mi hanno entusiasmato ed eccitato!! Un intero romanzo mi ucciderebbe!!
non ci sarà né un inizio, né una fine, ma un flusso… vero ubi? 😉
[…] racconto di Umberto “Ubi” Bertani, citato qui ed espanso qua, in cui compare l’Impero Connettivo. Il titolo del racconto, con tesissime […]
Un flusso connettivo vero e proprio.
Il tutto prende forma uomo, come ho scritto da te ho colto al volo l’occasione per familiarizzare con il tema, le voci e l’ambientazione.
“Siamo l’ultima barriera prima del caos, il confine è il nostro credo, oltrepassare i limiti del tempo la nostra missione. L’Imperatore stesso ha creato il nostro corpo scelto, in pochi osano pronunciare il nostro nome.
Pattuglie Nomads, è quello che siamo”