Mangi male, dormi male e ci fosse una cazzo di volta in cui non anticipi la sveglia.
Una sola porcaputtana.
Due Voltaren per gli avambracci che al venerdì sembrano urlare di voce propria.
“Ma sei sicuro di non voler fare proprio niente, insomma è una data importante nella vita di chiunque”
“Sono sicuro”
“Sei triste dentro, non ti sopporto”
La persona che divide con te metà materasso dovrebbe capirti non insultarti a ogni pretesto, suppongo.
Tutto questo sole e la primavera che scoppietta e non riesco a farmene una ragione.
Quale cazzo è il motivo, cosa c’è di sbagliato dentro.
Insomma provi a fartene una ragione, cercate di capire, sono sempre stato un fottuto caterpillar, sempre.
I palazzi che intralciavano li ho sempre buttati giù, sono fatto così. Spostati fammi vedere che cazzo c’è oltre, spostati.
Il problema è che iniziano a mancarmi le cose da spostare, no è diverso, le cose da spostare sono sempre più pesanti e intravedo il fondo del vicolo.
Per cui gran parte del problema è sempre il solito, un cazzo di cul de sac in cui sei precipitato facendo finta di niente.
Insomma c’è un cecchino che mi cerca, regolarmente m’inquadra nella focale, poi però quando spara decide di farmi solo sentire il fischio del proiettile vicino alla tempia.
Io mi giro per lo spavento e lui ride.
Cristo santo.
Però tu sei quello alto, grosso e che si sposta se il mondo cade.
Ecco, questo è quello che dicono di me.
Non ho sbagliato tantissimo nella vita, ho sbagliato completamente tutto quello che riguardava il mio cuore.
Completamente.
Non male.
E adesso è tardi.
Come si convive con “è tardi”?
Vorrei saperlo.
Per l’imminente mezzo secolo vorrei regalarmi ancora almeno dieci anni di vita serena, non chiedo troppo.
Vorrei regalarmi il tempo e le forze mentali per scrivere un libro, il tempo e le forze mentali per mandare affanculo davvero, poi la grinta terminale di riderne senza badare alle conseguenze.
Mi spiego meglio, se tutto il fottuto universo ti considera una persona calma, ragionevole, che difficilmente perde il controllo; io inizio a essere davvero terrorizzato dalla bestia che sta raccattando forza dentro di me.
Perché la bestia prima o poi, la strada per sfondarti lo stomaco come Alien, la trova.
Ed esce.
Sempre.
E inoltre.
Il dannato gioco del gatto-tempo col topolino-uomo, e l’altra coordinata pure, luce che affievolisce e ombra che ingrassa. penso che l’unica cosa plausibile davvero, dal punto di vista del mammifero, sia: “senza badare alle conseguenze”.
Porcocazzo Lupo, non stai per niente bene. Fra 4 anni ci arriverò anch’io, devo prepararmi? Ma soprattutto, quando si festeggia? Ricordati che sarà tardi solo in punto di morte, e come dici tu, se ti sei lanciato come imprenditore nel mezzo del cammin di nostra vita, nella vita tutto è possibile!
Pinzalb, non succede NIENTE, credimi. credici. credeteci.
Pinza, a meno che non caschi il mondo venerdì si beve.
No vabbè, mi ricontatti di là?
Davvero.
Sono fuori totalmente.
Comunque ma vai a cagare.
Alla stronza con cui dividi il letto, si intende.
Non è che servano altre parole.
Scusa, ma ESCILA, no?
La bestia, alien, Fuffi, o come la chiami tu.
Che problema c’è, che hai da perdere se esce a prendersi un’ora d’aria?
Io sto qua, per consigli d’addestramento.
Anche se credo siano più belle, le bestiole, al naturale.
IN PUREZZA, via, come la toma, il gorgonzola e la mozzarella di bufala.
Il taleggio, il paradiso risiede nel taleggio.
Té sei fuori come un sicomoro.
Le bestie meglio stiano dove sono cresciute cheppoi na volta fatta la fuga non ce n’é piû per nessuno.
Come darti torto.
Il taleggio, dico il taleggio.
E anche la sico-pianta, o quel che è.
E per la bestia..la mia, ora, è spalmata sul divano che prende i grattini sulla panza.
È che non sei abituato..se fai amicizia con la tua, poi ti diverti. Dai retta a una stronza.
Ribadendo che NON SUCCEDE NIENTE, che è soltanto un numero che cambia, che gli stravolgimenti più pesanti accadono in genere attorno ai fourty e non ai fifty, vorrei dirti un po’ di cose ma non lo faccio, ecco.
P.S: “Insomma c’è un cecchino che mi cerca, regolarmente m’inquadra nella focale, poi però quando spara decide di farmi solo sentire il fischio del proiettile vicino alla tempia.”
E’ uno di quel micro racconti che ti dicevo: perfetto. Fidati, che me ne intendo.
Grazie per i complimenti sulla scrittura. In effetti ai fourty ho fatto il primo figlio di due.
Aspetto di sentire “le cose” .
🙂
Comunicazione di servizio: ma la tua @ è quella che mi compare quando commenti da me?
Succedono cose strane…cos’è che appare? E dove poi?
Nella bacheca personale di WP, appare sempre la mail che uno mette per poter commentare. Anche tu vedi la mia nella tua bacheca a ogni commento. O no?
La vedo.
E sí quella é la mail che ho creato per usare WP.
Se la usi ti comunico “il resto”, che qui mi dilungherei troppo.
Vabbè, scusa il disturbo. Siamo tutti qui in amicizia, e tu gli vuoi parlare nell’orecchio? Non è carino….. su dicci anche a noi, che siamo curiosi!
Pinza fatti cazzi tuoi e dimmi se domani si beve.
🙂
si beve, si beve….Il ritrovo è come al solito al nuovo birrificio di Lambrate, ma se vuoi organizzare qualcos’altro per me va bene ugualmente. Ho solo un piccolo impegno con mio figlio, ma per le 22,00 dovrei liberarmi. Ci sentiamo? Ti posso chiamare verso le millenovecento?
😀
Niente di segreto: note sulla scrittura.
Io la bestia l’ho sempre tenuta sotto controllo con il ranidil o l’esomeprazolo…. Ah, non era quella bestia, mi sa.
🙂 Caroline…
La bestia è quella che poi quando scappa succede di tutto.
Sono elfi neri che vivono ai lati della percezione oculare, tu non li vedi chiaramente, cogli solo dei movimenti indistinti.
Però quando si organizzano ti scalano il collo, si buttano in gola e fanno esplodere il tutto.
Dopo ci sono solo macerie.
Ho reso l’idea?
Hug&kiss
Tardi per cosa? Non riconosco il concetto di tardi. Soprattutto quando si tratta di setire il proprio cuore.
In linea di massima sono d’accordo.
Poi però tutto questo esce dalle favole e va a sbattere contro la realtà, sfracellandosi.
Metalupo ti assicuro che anch’io parlo di vita vera, che poco ha a che fare con le favole.
Credo alle necessità, ai compromessi dovuti, ai macigni da spostare e spesso da sopportare sulle spalle. Ma credo anche alla mia vita, all’unica che ho. Possibile non trovare un tempo o un luogo in cui coltivare il cuore e non mi riferisco a romanticherie ma di quell’unione di mente e anima che ti permette di sentire cosa è davvero importante.
Io pure voglio venire a bere con voi!
Non vedo l’ora.
Eccomi qui… sono ancora in tempo per gli auguri? Quanto alla bestia… ti fa sempre scrivere un gran bene! Tienitela cara… ma non darle troppo ascolto: potrebbe non dire tutta la verità. 😉 Mi sei mancato.
Anche tu, anche tu…
E’ domani, sei in tempo.
🙂
Io non credo che sia tardi per tutto ciò che vorresti regalarti.
Ne sono convinta.
Io lo spero proprio.
Davvero, perchè sono stanco.
Posto per riposare non manca.
🙂