Io ti capisco Fede, ho passato metà della vita in piscina, una vasca dopo l’altra, un chilometro dopo l’altro. Cloro, occhi che bruciano anche con gli occhialini, la fatica di uno sport in cui sei sempre solo con te stesso, una bracciata dopo l’altra, un pensiero dopo l’altro, il cronometro sempre e comunque alle costole.
Tutto il resto del mondo ha una vita, tu hai una vasca lunghissima da attraversare nel minor tempo possibile, sempre in ritardo sulla stronza tabella di marcia.
Una bracciata dopo l’altra un respiro pieno d’acqua dopo l’altro.
Fede, io ti capisco molto bene.
Cercavo un tuo indirizzo email.
Per scriverti un messaggio.
Ad istinto.
Ti ho letto e mi é sembrata la cosa più naturale del mondo.
Ma non l’ho trovato e allora sfrutto impropriamente questo spazio…