Oggi.
Che dopo la tempesta il cielo spacca un’aria frizzante che sembra fine ottobre, una delle rare giornate in cui Milano dà il meglio di sè, anche se non è inverno. Una di quelle giornate in cui la musica in cuffia regala echi lontani di chitarre possenti e gli uomini alla barriera riescono persino a darti le giuste indicazioni. Oggi che sono quasi passati un paio d’anni e ogni tanto mi vieni in mente.
Ogni tanto ma non troppo spesso e questo mi fa sorridere, perchè i ricordi che non si guastano sono i migliori.
Oggi che forse, dico forse, sono in grado di regalarmi la forza interiore per creare dal nulla un mondo che muore, con tutta quanta la buia ferocia di cui sono capace.
E portare il tutto a una cieca fine senza speranza.
Oggi, checcazzo, è un’ottima giornata per ricominciare a fumare.
E ‘fanculo a tutto il resto.
Disconnect and self destruct, one bullet at a time.
What’s your hurry?
Everyone will have his day to die.
questa è stata un’ottima giornata per ricominciare a fumare. dopo undici giorni di totale astinenza. occhèi. va bene così.
They were right about you, poi dice.
Lo dice, in effetti.
Ci sono canzoni in grado di fotografare perfettamente il momento.
E le persone.
Serviva la pioggia di domenica per tornare a scrivere. Eh.
Serviva, stiamo a vedere che succede.
La schiavitù da fumo è terribile. Meglio la schiavitù da malinconia.
Ma io non ne sono schiavo, infatti fumo esclusivamente per piacere, Toscani.
Anche se ci avevo dato un taglio da un bel pò di tempo.
Comunque molto d’accordo.
Il tuo caso, allora, è un po’ diverso. Continuo a pensare che l’unico vizio accettabile sia il buon cibo però.
Ci sono cose a cui non è meglio pensare troppo spesso, altrimenti sbiadiscono.
Diavolo, questa è una bella frase e i ricordi meglio che rimangano tali.